lunedì 12 aprile 2021

La felicità può andare realmente al potere?

 

Autore        Loreta Failoni

                    Gabriele Biancardi

Titolo          La felicità al potere. José Pepe Mujica

Curatore    Cristina Guarnieri e Massimo Sgoi

Editore        Editori Riuniti srls

Edizione      I edizione

Anno            dicembre 2021

Genere        saggio, politica, società

Isbn             978-88-693-3016-2


Felicità al potere non c’è titolo più rivoluzionario ai giorni nostri, ove tutto tranne la felicità sembra al potere. Felicità al potere sa tanto di slogan fricettone anni ’60-’70, ma sebbene José Mujica ha vissuto quel periodo. Felicità al potere al contrario vuole esser inteso come guida nel vivere ogni ambito anche quello delle scelte politiche.

Pepe Mujica, che dedica  un prologo al lavoro di Cristina Guarnieri e Massimo Sgroi, è un personaggio di statura ricoprendo la figura di presidente dell’Uruguay.  Per rendere la statura del personaggio riporterei qui la frase inserita in copertina e che l’Economist ha a lui dedicato “Mujica è un leader di statura mondiale” e che Mujica  mette in luce anche nel prologo ove tra le altre cose, in un mondo dove nessuno riconosce nulla ha nessuno, lui riconosce il suo debito politico a Evo Morales.

Omero Ciai, che cura la prefazione, descrive in due pagine il contesto ove Mujica ha operato.  A lui si aggiunge Massimo Sgroi che porta a conoscere da vicino tale  figura.

Da pagina 59 a 101 Cristina Guarnieri però ci offre qualcosa di esclusivo l’intervista a Mujica   che inizia a pagina 71 visto che nelle pagine iniziali viene descritto il contesto  in cui essa è avvenuta e come ci si è avvicinati a tale possibilità.  A pagina 71 inizia l’intervista vera e propria che in 30 pagine a forma di dialogo. Un intervista quella che viene presentata persona, il suo percorso, affrontando anche a 360° anche i temi politici.

Da pagina 103 fino alla fine si entra nell'azione politica, anche con foto, di questo statista libertario e della suo must che è stato la lotta alla povertà. La felicità è stata la sua stella polare ma una felicità diversa dai canoni classici. Questa parte  è poi anche quella che giustifica i curatori, in quanto raccoglie i discorsi che Mujica ha fatto durante la sua presidenza e che si sia di destra o sinistra sarebbero da conoscere per il spessore degli stessi.

Un libro che mi sento di consigliare all'adolescente e all'adulto soprattutto per chi vuole avvicinarsi alla cosa pubblica.  Una lettura non tanto per copiare, lui non si ritiene un modello da seguire, ma che fa riflettere sulle cose importanti che possono esser diverse e di cui Mujica da una sua personale lettura. Un volume inoltre che mi sento di consigliare per la buona fattura e per il buon lavoro fatto dai curatori. Un racconto di un politico di spessore, una rarità oramai nel panorama politico. 257 pagine che si leggono facilmente  con un linguaggio semplice e ficcante come il personaggio descritto.

lunedì 29 marzo 2021

Racconti di vite da Kaos semplici, forse famigliari ma che spesso nel Kaos non si colgono

Loreta Failoni, Gabriele Biancardi, Vite da Kaos. Storie di Voci al tavolo di un bar, Curcu&Genovese, II edizione. Febbraio 2020, ISBN 978-88-6876-239-1

Autore        Loreta Failoni

                    Gabriele Biancardi

Titolo           Vite da Kaos. Storie di Voci al                      tavolo di un bar

Editore        Curcu&Genovese

Edizione      II edizione

Anno            Febbraio 2020

Genere        narrativa, racconti

Isbn             ISBN 978-88-6876-239-1



Quindici racconti ambientati al Bar Kaos, un bar mitologico o esistito non è data a saperlo tranne che uno dei racconti parla del suo gestore Dazim.

Colpisce il primo racconto molto tragico ma che non arriva a conclusione  e che rimane aperto e si chiude a chiusura del libro come voler tirare le somme del libro. Nel primo racconto nella storia si fa riferimento ad un posto che realmente esiste in Trentino e che sembra portare l’ambientazione nella regione come a voler sottolineare che sono storie che possono accadere in qualsiasi bar anche della nostra zona. Il posto a cui si fa riferimento è il Ponte del Doss dei Servi noto anche tristemente come Ponte dei Suicidi in Giudicarie.

Si possono trovare in questi racconti scritti da questi due autori storie di persone comuni che si possono trovare nella realtà che possono avere collegamenti anche deboli magari a volte solo gestore e il bar che frequentano. Storie che possono esser tanto comune da apparire banali a volte, ma che spesso la quotidianità della nostra vita non ci porta a farci caso. A volte sono storie che nascondono disperazione e richieste d’aiuto  che spesso non si coglie. Nel primo racconto sembra che il marito nel dire alla moglie scrittrice che i suoi racconti finiscono sempre male di non  far morire Emma sembra cogliere questa richiesta aiuto.

Un libro che raccoglie racconti  dove non è possibile distinguere i singoli autori come autori del singolo racconti, ma che nelle sue 101 pagine di facile lettura tenute assieme dal gestore e dal bar  si da un godibile spaccato della società che può far riflettere sul nostro tempo senza troppo impegno. Non un capolavoro, ma un libro piacevole da leggere anche nel tempo libero magari mentre si è in attesa o viaggia in treno in quanto la struttura rende possibile con facilità staccare dal testo visto che ogni racconto è indipendente tranne per questa connessione debole col bar e il suo gestore.

lunedì 1 febbraio 2021

Una sostenibile via di progettare in architettura

Vittorio Gregotti Il possibile necessario Bompiani Saggi Bompiani Prima edizione Bompiani 2014 ISBN 978-88-452-7813-6Autore        Vittorio Gregotti
Titolo           Il possibile necessario
Collana       Saggi Bompiani
Editore        Bompiani
Edizione      Prima edizione
Anno           2014
Genere        saggio, architettura, abitare ambiente
Isbn             978-88-452-7813-6




 

 

In ultima pagina di copertina una frase è riportata: “Il possibile necessario è la sostanza strutturale di ogni progetto di architettura”, una  frase che sintetizza bene il tema del saggio.

L’autore è un architetto di lungo corso che avendo visto diverse stagioni dell’architettura si pone domande su dove si sta andando. Un libro di filosofia dell’architettura a tratti difficile con spunti portati dall’autore ove ricorre un idea del possibile necessario che sembra esser stato abbandonato nella foga della ricerca dell’architettura non come arte, come invece è, ma come succube del marketing e del consumo: come se opera è qualcosa di temporaneo.

Una proposta quella dell’autore di tornare ad un analisi del contesto e dell’eccezione come una violazione della regola per dare nuovo ordine ma sempre inserito nel contesto. Una analisi la sua che parte valutando anche ciò che l’architettura è stata nel tempo e dei principi che nei diversi contesti ci sono stati e che oggi sembrano mancare.

Un libro che è indicato a chi vuole approfondire il tema con la pazienza che dei temi a tratti difficili richiedono e per specialisti del settore e che affronta un tema importante per le nostre città che si trovano in un cambiamento incessante.

lunedì 11 gennaio 2021

Una lettura pungente del movimento e della politica dal leader del M5S Dibattista

Alessandro di Battistra Politicamente scorretto Paperfirst 2019

Autore        Alessandro di Battista      

Titolo          Politicamente scorretto

Editore       Paperfirst by Fatto quotdiano

Anno          Giugno 2019

Genere       saggio

Isbn           978-88-99784-9




Alessandro di Battista torna con un libro dopo le elezioni europee del 2019 , un tascabile di facile lettura. Un timbro di scrittura quasi colloquiale e una forma di diario per tale libro.

Un tuffo nel Movimento Cinque Stelle partendo dalla sconfitta con l’auspicio di poter tornare a vincere e che tenta di affrontare i nodi del movimento toccando diversi temi politici a tutto tondo fino ad arrivare al governo con la Lega.

Una franca analisi dei rapporti interni al M5S, delle politiche migratorie, dell’uso dei sondaggi e molto altro. Si arriva perfino a parlare della nostra democrazia come una sondaggiocrazia; ove la politica viene governata dai sondaggi e non usa gli stessi come mera conoscenza dell’opinione pubblica.  Sebbene alcune critiche al movimento sono state rivolte c’è una difesa strenua a Grillo e Casaleggio visti diversi da altri attori politici anche sul tema del conflitto di interessi.

Un libro fresco che si legge velocemente, visto anche il formato tascabile e il timbro e la forma usati, ma che ci da la  visione di un leader del movimento che non si è ricandidato. Una visione la sua politicamente scorretta, pungente che non fa sconti quasi a nessuno anche se per alcuni leader c’è riguardo. Un manifesto anche per tornare a vincere può esser visto tale libra, il quale mi sento di consigliarne la lettura per avere la posizione di un leader non indifferenze sul M5S e diversi temi della politica.

martedì 24 novembre 2020

Un manuale di diritto commerciale scritto a più mani che tocca approfonditamente ogni aspetto della materia

E. Bertacchini, L. Calvosa, M.C. Caroarelli, D. Caterino, L. De Angeli, L. Di Brina, G. Di Patoni Griffi, A. Piras, N. Rondinone, F.Sanicchio, G. Sconamiglio, A. Tucci, A. Urbani, G. Volpe Putzoli, Diritto commerciale, A cura di Lorenzo De Angelis, Wolter Kluvers, Cedam, Vincenza, 2017, Volumi II, ISBN volume 1 97888133592188, ISBN volume 2 9788813362874, pagine primo volume 536, pagine volume due 445, copyright 2017 Wolter Kluwers 

Autore

E. Bertacchini, L. Calvosa, M.C. Caroarelli, D. Caterino, L. De Angeli, L. Di Brina, G. Di Patoni Griffi, A. Piras, N. Rondinone, F.Sanicchio, G. Sconamiglio, A. Tucci, A. Urbani, G. Volpe Putzoli

Titolo

Diritto commerciale

Curatore

Lorenzo De Angelis

Editore

Wolter Kluvers, Cedam

Anno

2017

Volumi

Genere

2

Manuale, diritto

Isbn

volume 1 97888133592188

 volume 2 9788813362874



Un’opera collettanea scritta da più autori e curata da Lorenzo De Angelis che affronta il diritto commerciale toccando la maggior pare del suo esplicarsi. Come gli autori segnalano non è la prima volta che qualcuno scrive un manuale a più mani, un modo questo almeno in quest’opera di dare la più visioni del tema  provenendo tali autori da più scuole.

Altra consapevolezza che ha portato a tale opera è la specializzazione che richiedono le aree del diritto commerciale, propendendo per far trattare i vari temi da specialisti del settore.

La corposità della materia ha portato a dividere la stessa in due volumi il primo di 536 pagine, il secondo di 445. Il primo volume contiene le tematiche trattate in un corso di diritto commerciale classico come trattato in molti atenei. Il secondo volume, a parte una parte sulle società operative, tocca tematiche toccate in altri corsi: diritto contabile, diritto fallimentare e altre procedure concorsuali, diritto delle societò quotate e del mercato finanziario, diritto dei titoli di credito. Per la verità anche nel primo volume c’è un due temi trattati non sommariamente, come di solito nei corsi di diritto commerciale, il diritto industriale e delle concorrenza.

Due volumi quelli che vi presento  che presentano una lettura impegnativa dedicati ad operatori del settore, avvocati, studenti e studiosi del settore.  Non è un libro per tutti. Apprezzabile il dipanarsi  dell’opera a più mani in praticamente tutti i campi che si possono ricondurre al diritto commerciale; convivendo il fatto che la divisione, spesso spinta dalla riforma universitaria del 3+2, del diritto commerciale tra più corsi porti ad una visione del diritto commerciale (per chi non segue tutti gli altri corsi) parziale soprattutto per le tematiche legate al mondo finanziario e fallimentare.  La divisione  in due volumi migliora poi la malagevolezza dei libri che non si avrebbe con un tomo da 1000 pagine.

Due volumi che mi sento di consigliare a chi vuole approfondire la materia del diritto commerciale in tutti gli aspetti, magari elisi nei corsi base di ritto commerciale. Consigliabile anche a chi vuole capire le tendenze della materia, temi che rimangono aperti e quelli che si aprono in un mondo che fa sempre più utilizzo della tecnologia. Un tema tecnologico sicuramente che si apre è il tema dei bitcon  all’interno del settore dei sistemi di pagamento e dei titoli di credito.

Un’opera che mi sento di consigliare ad un pubblico che presenta una base di diritto, magari guadando alle edizioni nuove per poter apprezzare i cambiamenti e poter rimanere aggiornati visto che il diritto commerciale se non ogni anno non tanto di più presenta qualche modifica.

 

giovedì 19 novembre 2020

Popolo, parola tanto semplice quanto abusata

Alain Bodiou, Pierre Bourdieu, Jidth Butler, George Didi Huberman, Sadri Katiari, Jacques Rancière, Che cos’è  un popolo?, La Fabrique Editions, 2013, Titolo originale Qu’est ce qu’un peuple?, Derive e Approdi 2014, traduzione italiana dal francese Ilaria di Pietro, Cistina Nicosa, Giorgia Presta, Stephanie Vailati, revisione testo Ilaria Busoni, I edizione febbraio 2014, Roma, ISBN 978-88-6548-085-4

Autore

Alain Bodiou, Pierre Bourdieu, Jidth Butler, George Didi Huberman, Sadri Katiari, Jacques Rancière

Titolo

Che cos’è un popolo?


Titolo originale

 Qu’est ce qu’un peuple?

Traduzione

Ilaria di Pietro, Cistina Nicosa, Giorgia Presta, Stephanie Vailat

Revisione testo

Ilaria Busoni

Editore

Derive e Approdi

Edizione

I edizione

Anno

febbraio 2004

Genere

saggio, politica, società

Isbn

978-88-6548-085-4


Che cos’è un popolo? Domanda affascinante che però spesso riceve una risposta scontata, ma nel libro che oggi vi presento non ci sono risposte scontate a tale domanda anche se si parte da ciò.

Quante volte ad una manifestazione si  sente l’espressione noi il popolo di sinistra, noi il popolo di destra usando il termine come una parte e non come il tutto di uno stato. Abbastanza provocante nel primo capitolo l’idea che negli stati più avanzati il popolo sia la somma di corpi anatomici scollegati, mentre il popolo rivendicante senza stato sia più visto come popolo.

Altre riflessioni dal populismo al popolare, alle tematiche delle disuguaglianza e delle differenze razziali poe il volume.

Un volume leggibile da qualunque cittadino attento che volesse approfondire il tema con un po’ di apertura mentale . Alcuni concetti non sono facilmente afferrabili, ,a vale la pena lo sforzo di approfondire ciò che si dovesse capire di dover approfondire altrove. Sicuramente sono concetti che chi volesse  calcare la scena pubblica e politica dovrebbe conoscere, ma anche chi non vuole rassegnarsi alla talk show come oro colato per capire la realtà attuale trova buoni spunti. 115 pagine sicuramente leggibili, non pedanti, ma interroganti. Il formato scelto per il libro, il quale sta in una mano, lo rende facile da trasportare e leggere anche negli spostamenti in bus e treno per riempire il tempo in modo sicuramente utile.

sabato 14 novembre 2020

Tema annoso politica e cambiamento climatico che trova qui buoni spunti

La politica del cambiamento climatico Anthony Giddens Il Saggiatore 2015

Autore               Anthony Giddens        

Titolo                 La politica del                                               cambiamento climatico

Titolo originale The politics of climate                                   change

Traduzione        Giuseppe Barice

Editore              Il saggiatore

Anno                 2015

Genere             saggio, ambiente,                                        ecologia, politica

Isbn                   978-88-428-1880-9



In ultima di copertina spicca una frase di Bill Clinton: “Una pietra miliare degli studi sul cambiamento climatico. Tutti dovrebbero leggerlo”.

Il libro che vi presento è del 2015 e sebbene un po’ datato è una buona guida per affrontare il tema in modo pragmatico partendo da un fatto: la crisi climatica è sotto gli occhi di tutti, ma poco si fa per invertire la tendenza.  Una monografia che va a toccare le diverse sensibilità al clima in modo equilibrato anche se è chiaro a che schieramento appartiene l’autore.

Nel descrivere le varie sensibilità entra nei vari dogmi sia della logica verde sia della crescita che spesso bloccano ogni avanzamento l’autore vuole mettere sul piatto le diverse posizione alla ricerca di una via d’uscita.  Analizzando le varie posizioni anche quelle più dogmatiche si può capire i rallentamenti messi in campo da operatori economici e stati. Il cambiamento climatico e il modo con cui si affronta il tema che cambia a seconda dell’ambiente politico e tecnologico in cui ci si trova.

Un libro sicuramente interessante da leggere per introdursi in un tema complesso con diverse dimensioni da tenere in considerazione dove nessuno ha la verità assoluta, ma dove non si può negare che il problema non esista e che tutti devono farsene carico. Un volume che da spunti per affrontare il tema e da cui si potrebbe partire per dare il proprio contributo.