Autore Peter May
Titolo originale Lockdown
Editore Einaudi
Collana Stile Libero Big
Genere romanzo
Tale libro non è sulla pandemia attuale, anche se è basato su ipotetica pandemia di un virus esistito H5N1. Un libro scritto tempo fa e che per diverso tempo non è stato pubblicato a causa del fatto che gli editori lo ritenevano poco credibile. Esso viene pubblicato nel 2020 da Einaudi e The Observer descrive tale romanzo “Un ritratto profetico di una città in lockdown". Un libro credibile grazie al fatto che l’autore ha svolto un lavoro di documentazione su alcuni aspetti anche tecnici presso esperti e che vede un virus realmente esistito l’H5N1 fare capolino, ma che comunque rimane un romanzo.
Un romanzo giallo come poc'anzi si diceva ambientato a Londra, ma diversa e spettrale invasa da un virus H5N1 che misteriosamente miete vittime. Un giallo nel giallo, che sciocca il lettore visto che si arriva a superare l’immaginazione e la crudeltà dell’uomo. Non starò qui a fare l’elenco dei personaggi ma due protagonisti a mio avviso sono importanti MacNiel e Choy che incrociano le loro strade in un cantiere per la costruzione di un ospedale per far fronte all'epidemia. Choy è un’anonima bimba che viene ritrovata durante gli scavi del cantiere dell’ospedale e fatalità vuole che l’investigatore della polizia MacNeil venga chiamato il suo ultimo giorno di lavoro, per molto tempo era rimasto assente dal lavoro, sperando che possa fare in fretta a chiudere e far ripartire i lavori.
Il caso si intreccia con la vita di MacNiel che tutto va tranne che bene. Lo stesso subirà anche la perdita, in quei giorni, del figlio Sean; anche se da molto tempo i due non vivessero assieme. Un padre e un marito tutto tranne che modello può essere l’immagine di MacNiel. La morte del figlio farà cadere l’ultimo barlume di vicinanza con la moglie verso la quale lo stesso mostra nessuna empatia e il caso è l’occasione giusta per allontanarsi da tale realtà e non pensarci. Due drammi individuali, quelli di Choy e MacNiel, che si intrecciano col dramma collettivo della pandemia.
Il romanzo è incalzante e quasi MacNiel si fa travolgere dagli eventi e dove lo stesso coinvolgerà suoi colleghi per la ricerca della verità sulla morte di Choy. Il caso diventerà per lui un’ossessione visto anche il poco tempo per risolverlo e si troverà anche ad abbandonare le regole. Sullo sfondo i colleghi tra aiuti e inganni. E’ scioccante come i drammi privati e collettivi si intersecano. Particolarmente toccante è il dramma della bambina Choy e di come la crudeltà umana possa a volta superare l’immaginazione per scopi egoistici.
Il romanzo in questione mostra come lo scrittore in questione sappia tenere un ritmo incalzante da giallista raffinato, che riesce a mantenere una discreta suspence. Un giallo in cui si vuole arrivare alla fine a svelare il mistero che vede entrare diversi personaggi e dove pagina dopo pagina la nebbia si poserà in tutta la sua drammaticità. Temi duri quelli trattati che mi fanno consigliare la lettura ad un pubblico over 14 per evitare scene dure ad un pubblico impressionabile.