
Autore Thomas Hylland Eriksen
Traduzione Chiara Melloni
Titolo Fuori controllo. Un'antropologia del cambiamento accelerato.
Editore Einaudi
CollanaI Maverick
Genere Sociologia,Antropologia Saggi
Isbn 978-88-06-23451-5
Pagine 600
Fuori controllo non poteva esser titolo più azzeccato per un libro che vuole a mio avviso esser un saggio sui problemi dell'Antropocene, era iniziata dalla rivoluzione industriale e che ancora stiamo vivendo e che si caratterizza dall'emergere come non mai degli effetti dell'impronta umana sul pianeta.Qualcuno leggendo che a mio avviso leggendo di saggio si sarà già fermato pensando ad un pesante saggio universitario, ma nulla di tutto ciò è tale volume che vuole essere un saggio divulgativo.
Il libro già dalle prime battute non è ambiguo e anzi fa capire subito il taglio che si vuole dare all'esposizione dei temi. Il primo capitolo parte dal surriscaldamento e pone molte domande che tanti temi ad esso legati come questo: "Il mondo è troppo pieno"? Temi quelli affrontati arrivati alla ribalta almeno da quando è assurta alla ribalta la rivoluzione Gaia.
Nella trattazione svolta nel volume si cerca di tenere assieme i due piani della questione la scala ampia dei macrosistemi con la scala ridotta dell'antropologo per affrontare il problema da ambo i lati mettendo in luce le contraddizioni che spesso si trovano quando si cerca di rispondere ai fenomeni e come la globalizzazione spesso a livello locale viene vista in modo differente che a livello globale.
Dal capitolo 3 vengono trattati i temi, mentre al secondo capitolo si procede ad un inventario concettuale necessario per una trattazione rigorosa e per la comprensione del volume. I temi trattati dall'autore di questo saggio sono:
- energia;
- mobilità;
- città;
- rifiuti;
- sovraccarico di informazioni;
- conflitti di scala;
La trattazione dei temi in quest'ordine scendendo il tema successivo fa uso delle considerazioni del tema trattato prima. Senza affrontare tutti i temi però una considerazione merita l'ultimo, in quanto più che un tema assestante, anche se come detto i temi si contamino, è unificatore e da il tipo di lettura che l'autore vuole dare nel suo volume. Infatti i problema di scala fanno capire la scala globale e locale possa portare le persone a vedere i problemi in modo diverso e come possano convivere una visione globalista e una più ridotta locale che alimenta "i populismi". Senza andare sul tema migranti e rimanendo sul surriscaldamento una delle cause anche delle migrazioni, come i vari vertici Kyoto e Parigi affrontino il tema proponendo soluzioni che poi trovano difficoltà di applicazioni si scontrano con la realtà di tutti i giorni.
Un saggio divulgativo che può esser utile anche al cittadino della strada sia a chi voglia ricoprire cariche pubbliche. Non potrà esser un volume esaustivo e approfondito, ma non essendo di tipo accademico non si può prendere. L'obbiettivo però divulgativo e raggiungere un pubblico più vasto per porsi in modo più completo i problemi del nostro tempo comprendere le implicazioni, o almeno intuirle, dell'Antropocene.