lunedì 19 settembre 2016

Un libro attuale in un mondo che sembra aver dimenticato i diritti umani

Autore Jacques Maritain

Titolo Diritti dell'uomo e legge naturale

Editore Vita e pensiero

Anno 1991

Edizione Seconda

Genere Filosofia-Politica, Filosofia-Diritto

Isbn 88-343-3911-8

Pagine 189

Questo volume presenta la traduzione, compiuta dal francese a cura di Guglielmo Usellini, del volume Droit de l'homme et la lois naturelle di Jacques Maritain pubblicato nel 1942. Essa fa apprezzare al pubblico italiano il contributo che Maritain ha dato allo sviluppo della carta dei diritti dell'uomo nella sua attuale versione guardando al futuro sebbene si era nel 1942 ancora in periodo bellico. Un filosofo Maritain che ha voluto mantenere la sua indipendenza di giudizio abbandonando per tale motivi il ruolo di ambasciatore di Francia all'Onu per la tematica dei diritti dell'uomo.

Il libro è introdotto da una presentazione all'opera ed anzi ci aiuta ad inquadrarla nel contesto in cui si è sviluppata. Per poi lasciare spazio all'opera tradotta.

L'opera in questione non può che definirsi attuale in quanto spesso si sente parlare di diritti umani (questione migranti in primis) e ci aiuta a connotare la base che sostiene il diritti dell'uomo, i quali si trova nella legge naturale. E' interessante il discorso della legge natura, la legge delle genti e il diritto positivo; in quanto ci fa capire come il diritto nei vari piani si contamini. Altro aspetto importante è che alcuni diritti ci sono aldilà che non vogliamo riconoscerli essendo insiti nella legge natural, un modo per capire meglio le dichiarazioni dei diritti dell'uomo.

Il libro vine seguito da alcune appendici presentate da Paolo Viotto e non sono di basso valore tutt'altro. Vengono riportati degli scritti della collana Civiltà con l'introduzione di tale collana attraverso la quale il filosofo Maritain su un quotidiano animava il dibattito sul tema della dichiarazione dei diritti dell'uomo. Ma non solo questo contengono tali appendici.

E' pregevole che le appendici trovino presenti le dichiarazioni del 1929 e 1948 che fanno capire come i diritti si siano estesi e come siano diventati un lavoro globale e non dettato da pochi stati in primis gli Stati Uniti.

Un libro pregevole sicuramente per i temi trattati consiglierei a tutti sebbene a tratti può esser difficile, in quanto fa presente alla legge naturale e delle genti anche se nel libro spiegati bene tale concetti. Un libro di filosofia ma che ne consiglierei la lettura a qualsiasi persona amministratore e politico che si voglia impegnare per il bene comune. Questo a maggior ragione per poter riflettere sui temi attuali in primis quello dei migranti in modo serio.