venerdì 5 aprile 2019

La storia d'Italia del 1993-1995 raccontata dal giornalista Enzo Biagi

Autore Enzo Biagi

Titolo Il fatto. 1993-1995 "Ho cercato di raccontare l'Italia che sta cambiando"

Editore Mondadori

Anno 1995

Genere Storia d'Italia

Isbn 88-17-84419-5

Pagine 319

Enzo Biagi, l'autore del volume che vi presento è un giornalista/opinionista che ha tenuto una rubrica anche televisiva sulla Rai1 dal titolo "Il fatto". Un programma che dopo l'editto bulgaro, attribuito a Berlusconi, lo portò come altri giornalisti a lasciare la Rai.

Tale volume vuole esser una raccolta scelta di articoli, interviste che l'autore del libro ha compiuto in prima persona negli anni 1993-1995 raccontandoci tale periodo. Un mondo quello raccontato che vedeva molti cambiamenti dopo il periodo burrascoso di Tangentopoli. E proprio con un prologo dal titolo "Giorni terribili" inizia il libro ricordando il 1992 che segnò la caduta della precedente classe dirigente azzoppata dalle inchieste della magistratura e diede la spinta ad una nuova classe dirigente, in parte scelta con criteri nuovi.

Tra passato e presente si muove il primo capitolo che si intitola "Il vecchio e il nuovo" che racconta il nuovo nato dalle ceneri del vecchio abbattuto da Tangentopoli e fa dei confronti tra la nuova classe dirigente e la precedente per capirne somiglianze e differenze.

Le classi dirigenti e le nostre società sono fatte di persone ed ecco quindi che ci si addentra nella vita politica e sociale attraverso le persone come se l'Italia fosse palcoscenico teatrale. In protagonisti e comparse con le interviste compiute in quegli anni dall'autore si entra nella vita dei leader e della truppa che li segue descrivendo le persone che vissero quegli anni portando i lori contributi.

Dedicando un capitolo dal titolo "Polemiche" l'autore a mio avviso vuole attraverso i suoi articoli segnalarci come con l'avvento della tv, e di una tv statale la Rai in mano ai partiti, la polemica diventi un stile del fare politica, sebbene si può dire che anche prima di tale periodo le polemiche esistessero.

Informazione, Rai e dintorni vuole entrare nel tema dell'informazione e della tv che sono la base della democrazia, in quanto si deve conoscere per votare consapevolmente. Forse emerge un po' di amarezza per il ruolo che l'informazione ha perso inseguendo lo show. Se leggete poi questo capitolo vedrete che si entra anche molto nella Rai che l'ha visto giornalista della stessa e come la lottizzazione delle cariche porti alcuni a tenersi lontano dalle stesse e degli effetti che ciò ha sul servizio pubblico.

Non poteva però Enzo Biagi chiudere degnamente il volume non toccando un'altro tema importante per un'Italia che vide le stragi di mafia e un declino di alcuni esponenti legati alla mafia attraverso un capitolo intitolato "I misteri della mafia". Quegli anni del 1993-1995 videro la mafia compiere stragi dopo che lo stato le inferse un colpo forte con le indagini arrivando anche a dei referenti politici. Ci fu secondo i racconti che vengono fatti una ricerca di nuovi referenti da parte della mafia in riorganizzazione.

Presentare un libro scritto nel 1995 può sembrare archeologia culturale, ma credo che questo libro possa dire molto anche al giorno d'oggi. Un tema attuale è sicuramente se il nuovo che ora utilizza i social e non la tv sia meglio o in qualche modo abbia ripreso anche pratiche passate esecrabili. Con un confronto tra presente e passato si può notare che alcune pratiche del passate sono ancora tra noi e spesso più che risolvere i problemi la polemica la fa da padrona. La mafia certo non è passata anzi è ancora tra noi e risulta dura a morire, sebbene come fenomeno umano e sociale può esser sconfitto. La Rai se guardiamo bene sebbene qualche cambiamento è afflitta, sebbene in parte in modo minore, da problemi annosi e l'informazione nell'era social ha perso ancora di più un ruolo che si cerca faticosamente di riconquistare. Un libro quindi scritto all'era della lira che però ci può far conoscere un periodo della nostra storia e dare magari qualche spunto per il futuro aiutando a capire il presente dando anche delle categorie su cui riflettere. Un libro che mi sento da consigliare a chi vuole conoscere la storia del nostro paese magari con un strumento diverso dal solito come può essere una raccolta di articoli di un autorevole giornalista.