sabato 12 gennaio 2019

Un primo assaggio di un triologia che ci porta nel Medioevo

Autore Ken Follet

Titolo I pilasti della terra

Editore Mondadori

CollanaOscar Mondadori

Anno 2009

Genere Storia, Romanzo

Isbn 978-88-04-41347-9

Pagine 1030

Questo romanzo è stato scritto nel 2009 e viene proposto nella versione Oscar Mondadori nel 2009 ed è il primo di una trilogia che non so quanto consapevolmente si è iniziata e comprende anche Mondo senza Fine (2007) e La colonna di fuoco (2017).

La versione che propongo qui è una ristampa del 2009 per la collana Oscar Mondadori che ha la copertina flessibile.

Se siete riusciti a leggere Mondo senza fine troverete questo romanzo di più facile lettura essendo meno descrittivo e meno lento di quello.

Il volume è diviso in 6 parti che si dipanano in 40 anni oltre al prologo che porta la data del 1123. Prologo breve che descrive il contesto dei fatti importanti sebbene all'inizio alcuni sembrano staccati dalla storia, ma si capirà.

Il Medioevo inglese e in particolare di Kingbridge, anche se alcuni fatti sono successi in Francia e Spagna, è di interesse di tale romanzo. Un periodo il Medioevo di forte differenziazione economico sociale e dove il dove il sistema feudale dava potere ai signori di fare il bello e cattivo tempo. Questo succede sopratutto se l'imperatore, al tempo Enrico VIII, crea una situazione di vuoto di potere essendo lo stesso in diverse guerre avvicendato. Sullo sfondo di tale scenario la realtà dei conventi e sopratutto di Kinsgbridge, guidato da Philomen , i quali diventano delle città con mercati e confliggono con i signori dei villaggi sopratutto se prosperano di più.

Altre realtà vengono alla luce nei villaggi guidati dal signore di turno e come anche le famiglie potenti posso soffrire le congiure di palazzo successo come la famiglia di Bartholomew che soccombe sotto Percy Hamleigh aiutato dal vescovo Warlan.

Una famiglia quando è caduta in disgrazia può subire il volere del vincitore e le figlie spesso pagano un caro prezzo come Aliena che subisce violenze indicibili da William Percy Hamgleigh.

La foresta poi è un altro luogo importante dove ci sono i fuorilegge e dove Tom e Ellen si trovano. Ellen viveva con il figlio Jack, mentre Tom viveva con due figli Alfred e Martha vagava dopo la morte della moglie che era morta dopo avergli dato un figlio. Il suo terzo figlio venne abbandonato in quanto non c'era latte da dargli.

Tom ritroverà il terzo figlio a Kingsbridge, dove Philomen lo porterà con se dopo averlo allevato in un piccolo monastero vicino la foresta dove un altro frate che lo aveva ritrovato lo portò dopo averlo chiamato Jonathan.

Li si intreccia la storia di Aliena e suo fratello Rudholph con quella della famiglia allargata di Tom e Ellen.

Nel romanzo tra le varie emerge un spaccato di quel periodo, ovviamente romanzato. Non è un romanzo che faresti leggere sotto i 14 anni per i temi di violenza e sesso che a volte ci sono con alcune scene abbastanza crude.

Nel romanzo entra via via nuovi personaggi come William Percy Hamgleigh che dopo le violenze su Aliena si avventa sulla moglie di Wufric, Maggie. Wufric in questo romanzo sembra abbastanza marginale, mentre nel 2007 con mondo senza fine avrà tutt'altro ruolo quasi come fosse un contatto tra le due storie.

1030 pagine sembrano tante, ma lo stile di scrittura utilizzato rende il romanzo godibile da tutti. La divisioni in parti e capitoli poi rendono la lettura con sicuramente più facile. Mi sento di consigliare la lettura a tutti con le avvertenze al pubblico giovane, il quale non dovrebbe esser troppo giovane.

sabato 5 gennaio 2019

Conoscere Avvenire, una voce quotidiana, attraverso la trattazione di alcuni temi trattati negli anni

Curatore Alessandro Zaccuri

Titolo Voci del Verbo Avvenire. I temi, le idee di un quotidiano cattolico

Editore Avvenire, Vita e Pensiero

Anno 2017

Genere Storia, Società, media, famigilia, lavoro, saggistica

Isbn 978-8834335888

Pagine189

Stampato a 50 anni dalla nascita di Avvenire, avvenuta nel 1968 per mano di Pio VI che volle fondere due giornale preesistenti L'Italia e Avvenire d'Italia, e presentato negli eventi per i festeggiamenti di tale traguardo vuole essere la riflessione sui temi che già il giornale ha proposto nel corso degli anni utilizzando nei capitoli anche lavori di chi dei vari temi si è occupato per Avvenire.

In ultima di copertina c'è una frase significativa di Gualtiero Bassetti che può descrivere le motivazioni alla base di avvenire e di tale libro: "Se la Chiesa non comunicasse, verrebbe meno alla sua missione". Un altra frase riporta in quella pagina di copertina quella di Marco Tarquinio, direttore di Avvenire, che mette in luce la missione dello stesso: "Tutto può cambiare e riusciamo a vedere le come nella loro realtà e verità". Temi questi ripresi nell'introduzione che vogliono e che vogliono dare l'idea di un quotidiano che ha una linea dettata della proprietà forte, ma che lascia nel raccontare i fatti ai giornalisti la massima libertà col sole limite della verità.

I giornalisti sono i protagonisti del volume che vuole attraverso attraverso una selezione dei pezzi scritti da giornalisti attualmente in servizio al giornale o passati per lo stesso trattare diversi temi portanti divisi in macrotemi: il mondo, la chiesa, la società, la giustizia, la cultura; temi che hanno portato a dibattiti o che sono fonte ancora di dibattiti e attualità. Non sto ad addentrarmi nei singoli temi trattati perchè farti torti per la brevità che si conviene trattarli in tal modo e molti andrebbero alcuni lasciati da parte, ma si può sottolineare la varietà che tali temi hanno. Qui mi sento di segnalare due capitolo che si intitolano "Il tempo lungo dei migranti" e "La realtà vista dai social network", che coinvolgono diversi aspetti dell'attualità.

Ai festeggiamenti a Mezzano di Primiero nell'estate 2018 si è presentato il libro con una serata dedicata alle fake news che sebbene non è stato sviscerato in profondità a poi toccato il taglio editoriale di Avvenire che è di stampo generalista e non di nicchia vista anche i dati dei lettori. Anche per chi, come me, non ha in Avvenire il suo quotidiano può trovare spunti importanti riflessione in uno stile di scrittura fluida che si lascia leggere in modo molto godibile. Ora vi lascio alla lettura sperando di sentire la vostra.