Feltre. Lunedì è stato presentato il nuovo libro di Luca Zaia edito da Marsilio,I pessimisti non fanno fortuna. La sfida del futuro come scelta.
Dialogando col giornalista Alessandro Zangrando nella stupenda cornice del del Museo Dicocesano di Feltre, Zaia ha voluto utilizzare la figura del cigno nero del romanzo di Nassim Nicholas Taleb per affrontare il tema di come spesso siamo concentrati su cosa non va e non riusciamo a vedere le cose positive e le opportunità. A fatto riferimento a figure come il Doge e ad altre figure venete rappresentate sulle pareti della sala che tutto sono state tranne che di persone pessimiste.
Usciamo da 3 anni tra Covid e guerra Ucraina, che posso esser visti, nelle parole di Zaia, come due cigni neri, ma come dice un detto anche Veneto dopo la pioggia viene il sole. Inoltre spesso l'evento imprevedibile viene visto sempre negativamente.
Il suo libro che si compone di 9 capitoli e che si legge, a detta dell'autore, in 9 ore vuole esser un manifesto al pensare positivo, spesso ad ogni notizia si da una connotazione declinante al negativo.
Non è paese per giovani. Nel volume e anche nella serata è stato affrontato tale cantilena che si sente spesso. Su tale tema il governatore veneto ha voluto dare una diversa prospettiva affermando che spesso le classi d'età più verdi non sono rappresentati e invece andrebbero rappresentati anche lasciando loro spazio e rinunciando a qualcosa anche da parte delle classi più anziane.E' stato sempre in tale ambito lanciata un'idea di certificare le leggi sotto la logica del Young Frendly e proposto che ci sia una garanzia mutuo per permettere ai giovani di accedere ad una casa (per permettere un progetto di vita e di procreare).
Il nomadismo digitale pone nuove problematiche e vede le persone muoversi di più. Spesso poi si parla di fuga di cervelli, ma anche in tale ambito Zaia ha proposto una lettura diversa. Il Veneto deve esser attrattivo e poi chi per scelta vuole trovare occasioni migliori all'estero lo faccia pure. Zaia ha portato dati di un tasso di emigrazione di persone venete del 0,5%, contro il 4% della Spagna, quindi afferma che si fa fatica a parlare di fuga. Certo il governatore ammette la difficoltà di trovare alcune professionalità anche se a volte qualcuno ritorna. Non sempre poi chi va all'estero fa fortuna perchè nessuno regala nulla nemmeno all'estero dove tutto sembra più verde. Su chi parte per necessità invece va fatta un'attività d'ascolto per capirne i bisogni.
Diritti. Il tema dei diritti è un tema affrontato nel libro e anche nella serata e anche qui Zaia ha voluto cambiare la prospettiva vedendola in senso libertario e con un ruolo del pubblico in senso della libertà di scelta.
Il fine vita ha visto l'autore prendere una posizione laica facendo capire che va lasciata la libertà di scelta su quando la vita è degna di esser vissuta. La libertà è intesa come libertà del singolo di scegliere anche facendo riferimento ai costi e benieici di ogni scelta terapeutica. Un tema che il Parlamento deve affrontare senza pregiudiziali da destra e sinistra per non lasciare al giudici il compito di sopperire, come già è successo in passato nel 2019 con la corte costituzionale, la quale ha dovuto coprire un vuoto.
Omosessuali, transessuali etc. e in generale identità di genere è un'altro tema affrontato nel libro, sebbene come Zaia racconta alcuni scrittori gli hanno consigliato di evitare. Anche qui l'autore pone una posizione tesa a libertarismo dicendo che va garantita la scelta. Ha inoltre fatto riferimento ad una legge del 1982 sul cambio del sesso che è un servizio inserito nei LEA sanitari. Ha poi messo in luce che in Veneto c'è un centro per il cambio del sesso che solo dopo 6 anni, quando è stato spostato, ha creato scalpore. Sul tema ha inoltre fatto presente che la procedura è fatta di un percorso duro e faticoso e che oltre a chi vuole cambiare sesso ci sono 10-12 casi di bimbi con disfunzioni genitali e che il centro serve anche a loro. Si calcola che un 3 per mille della popolazione sia emofrodita.
Autonomia e presidenzialismo. Anche tale tema è stato affrontato nella serata e qui Zaia è stato netto e si è schierato sia per l'autonomia sia per il presidenzialismo.
Sull'automomia il governatore ha messo in luce che, sebbene spesso si dica che la nostra è la Costituzione più bella del mondo, spesso non si conoscono le altre. Perfino la nostra costituzione inoltre prevede un certo grado di autonomia e che esistono autonomie che hanno statuti che sono rimasti in vigore da prima della costituzione (Sicilia 1946) e che quindi nel tessuto italiano l'autonomia è sempre stata presente. Zaia poi accenna a don Luigi Sturzo il quale era per l'unità in un sistema federale. L'autonomia inoltre a detta dell'autore del libro avrebbe farebbe recuperare efficienza che negli anni si è persa (si pensi a fondi UE non spesi).
Paesaggio, turismo, montagna, sviluppo. Zaia ha inoltre toccato il fatto che il turismo è un traino per l'economia veneta e può esser vista come un opportunità lavorativa per i giovani. Spesso non si trovano dipendenti in tale settore anche in montagna.Si è parlato di paesaggio e delle Ville Venete del Palladio che ci invidiano, ma che con le regole attuali non sarebbero possibili.
Il PSR è stata un opportunità anche per investire sull'agricoltura di montagna. Si è inoltre parlato di PNRR e di Fondi Europei e i vari appalti che ciò permettono. Si è fattto accenno anche alle olimpiadi come possibilità di sviluppo turistico della montagna veneta.
Sanità. Il tema della Sanità è un tema gigantesco perchè tocca molti aspetti della vita del cittadino. Zaua ha fatto riferimento alla legge e ai CCNL che portano i medici ad andare in pensione a 70 anni. Ciò priva a volte di risorse umane ancora valide che poi lavorano nel privato. Il privato vale il 12% in Veneto contro il 40% della lombardia e quindi è ancora limitato. Stimolato da una persona del pubblico ha detto che si sta cerando di rientrare nei tempi di erogazione delle prestazioni e che se per le prestazioni urgenti e a 30 gg si è in linea si sta lavorando anche per le altre prestazioni programmabili. Dopo il Covid il governatore ha detto che le prestazioni richieste sono aumentate anche per l'effetto di una medicina difensiva.
Si è investito molto in tecnologia per poter dare servizi migliori al cittadino e rendere attrattiva anche per i medici etc lavorare nella sanità veneta.
Non si nascondano le difficoltà di assunzione e che Zaia stesso ha proposto di utilizzare gli specializzandi che per la prima volta sono stati usati nel periodo del Covid-19. Le difficoltà di reclutamento in montagna e nel bellunese ci sono , ma tale problema è generalizzato.
Ha proposto da ottimista qual'è il marchio Veneto Pride, l'orgoglio veneto perchè l'Italia e anche il Veneto sono attrazione per i turisti (anche provenienti da zone inaspettate fino a non molto tempo fa), ma in primis va data una visione positiva, perchè anche se i problemi ci sono non è tutto da cigno nero.
Una presentazione, che visto i temi trattati nel libro, non poteva non toccare temi politici di stretta attualità., alcuni anche da dibattito caldo. Non è stato toccata la questione ambientale, ma nel libro è stato accennato che è stata toccata.
La presenza di un autore che è anche un politico influente, governatore del Veneto, a livello locale e non solo a portato ad affrontare temi del libro e non, ma a sicuramento messo curiosità per la lettura dello stesso. Vi fornirò la mia recensione appena l'avro letto.