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martedì 1 marzo 2022

Tempismo di uscita perfetto per un giallo credibile e crudele

 

Peter May  Lockdown Einaudi Stile Libero Big 2020 978-88-06-24688-4
Autore                   Peter May

Titolo                     Lockdown

Titolo originale   Lockdown

Editore                  Einaudi

Collana                 Stile Libero Big

Anno                      2020

Genere                   romanzo

Isbn                         978-88-06-24688-4






Lockdown è una parola fin troppo famigliare per tutti i cittadini del mondo, o per lo meno per buona parte, i quali hanno visto invocare ciò spesso come misura per controllare l'epidemia da Covid-19. Il lockdown inoltre nel 2020 venne messo in pratica sulla pelle dei cittadini senza che si sia ancora usciti dall'epidemia.

Tale libro non è sulla pandemia attuale, anche se è basato su ipotetica pandemia di un virus esistito H5N1. Un libro scritto tempo fa e che per diverso tempo non è stato pubblicato a causa del fatto che gli editori lo ritenevano poco credibile. Esso viene pubblicato nel 2020 da Einaudi e The Observer descrive tale romanzo “Un ritratto profetico di una città in lockdown". Un libro   credibile grazie al fatto che  l’autore ha svolto un lavoro di documentazione su alcuni aspetti anche tecnici  presso esperti e che vede un virus realmente esistito l’H5N1 fare capolino, ma che comunque rimane un romanzo.

Un romanzo giallo  come poc'anzi si diceva ambientato a Londra, ma diversa e spettrale invasa da un virus H5N1 che misteriosamente miete  vittime.  Un giallo nel giallo, che sciocca il lettore visto che si arriva a superare l’immaginazione e la crudeltà dell’uomo. Non starò qui a fare l’elenco dei personaggi ma due protagonisti a mio avviso sono importanti MacNiel e Choy che incrociano le loro strade in un cantiere per la costruzione di un ospedale per far fronte all'epidemia.  Choy è un’anonima bimba che viene ritrovata durante gli scavi del cantiere dell’ospedale e fatalità vuole che l’investigatore della polizia MacNeil venga chiamato il suo ultimo giorno di lavoro, per molto tempo era rimasto assente dal lavoro,  sperando che possa fare in fretta a chiudere e far ripartire i lavori.

Il caso si intreccia con la vita di MacNiel che tutto va tranne che bene. Lo stesso subirà anche la perdita, in quei giorni, del figlio Sean;  anche se da molto tempo i due non vivessero assieme. Un padre e un marito tutto tranne che modello può essere l’immagine di MacNiel. La morte del figlio farà cadere l’ultimo barlume di vicinanza con la moglie verso la quale lo stesso mostra nessuna empatia e il caso è l’occasione giusta per allontanarsi da tale realtà e non pensarci. Due drammi individuali, quelli di Choy e MacNiel, che si intrecciano col dramma collettivo della pandemia.

Il romanzo è incalzante e quasi MacNiel si fa travolgere dagli eventi  e dove lo stesso coinvolgerà suoi colleghi  per la ricerca della verità sulla morte di Choy. Il caso diventerà per lui un’ossessione visto anche il poco tempo per risolverlo e si troverà anche ad abbandonare le regole.  Sullo sfondo i colleghi tra aiuti  e inganni. E’ scioccante come i drammi privati e collettivi si intersecano.  Particolarmente toccante è il dramma della bambina Choy e di come la crudeltà umana possa a volta superare l’immaginazione per scopi egoistici.

Il romanzo in questione mostra come lo scrittore in questione sappia tenere un ritmo incalzante da giallista raffinato, che riesce a mantenere una discreta suspence.  Un giallo in cui si vuole arrivare alla fine a svelare il mistero che vede entrare diversi personaggi e dove pagina dopo pagina la nebbia si poserà in tutta la sua drammaticità.  Temi duri quelli trattati che mi fanno consigliare la lettura ad un pubblico over 14 per evitare scene dure ad un pubblico impressionabile.

 

sabato 29 dicembre 2018

Fuori controllo? Capire l'Antropocene e le sue sfide da più angoli.

Autore Thomas Hylland Eriksen

Traduzione Chiara Melloni

Titolo Fuori controllo. Un'antropologia del cambiamento accelerato.

Editore Einaudi

CollanaI Maverick

Genere Sociologia,Antropologia Saggi

Isbn 978-88-06-23451-5

Pagine 600

Fuori controllo non poteva esser titolo più azzeccato per un libro che vuole a mio avviso esser un saggio sui problemi dell'Antropocene, era iniziata dalla rivoluzione industriale e che ancora stiamo vivendo e che si caratterizza dall'emergere come non mai degli effetti dell'impronta umana sul pianeta.Qualcuno leggendo che a mio avviso leggendo di saggio si sarà già fermato pensando ad un pesante saggio universitario, ma nulla di tutto ciò è tale volume che vuole essere un saggio divulgativo.

Il libro già dalle prime battute non è ambiguo e anzi fa capire subito il taglio che si vuole dare all'esposizione dei temi. Il primo capitolo parte dal surriscaldamento e pone molte domande che tanti temi ad esso legati come questo: "Il mondo è troppo pieno"? Temi quelli affrontati arrivati alla ribalta almeno da quando è assurta alla ribalta la rivoluzione Gaia.

Nella trattazione svolta nel volume si cerca di tenere assieme i due piani della questione la scala ampia dei macrosistemi con la scala ridotta dell'antropologo per affrontare il problema da ambo i lati mettendo in luce le contraddizioni che spesso si trovano quando si cerca di rispondere ai fenomeni e come la globalizzazione spesso a livello locale viene vista in modo differente che a livello globale.

Dal capitolo 3 vengono trattati i temi, mentre al secondo capitolo si procede ad un inventario concettuale necessario per una trattazione rigorosa e per la comprensione del volume. I temi trattati dall'autore di questo saggio sono:

  1. energia;
  2. mobilità;
  3. città;
  4. rifiuti;
  5. sovraccarico di informazioni;
  6. conflitti di scala;

La trattazione dei temi in quest'ordine scendendo il tema successivo fa uso delle considerazioni del tema trattato prima. Senza affrontare tutti i temi però una considerazione merita l'ultimo, in quanto più che un tema assestante, anche se come detto i temi si contamino, è unificatore e da il tipo di lettura che l'autore vuole dare nel suo volume. Infatti i problema di scala fanno capire la scala globale e locale possa portare le persone a vedere i problemi in modo diverso e come possano convivere una visione globalista e una più ridotta locale che alimenta "i populismi". Senza andare sul tema migranti e rimanendo sul surriscaldamento una delle cause anche delle migrazioni, come i vari vertici Kyoto e Parigi affrontino il tema proponendo soluzioni che poi trovano difficoltà di applicazioni si scontrano con la realtà di tutti i giorni.

Un saggio divulgativo che può esser utile anche al cittadino della strada sia a chi voglia ricoprire cariche pubbliche. Non potrà esser un volume esaustivo e approfondito, ma non essendo di tipo accademico non si può prendere. L'obbiettivo però divulgativo e raggiungere un pubblico più vasto per porsi in modo più completo i problemi del nostro tempo comprendere le implicazioni, o almeno intuirle, dell'Antropocene.