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sabato 5 gennaio 2019

Conoscere Avvenire, una voce quotidiana, attraverso la trattazione di alcuni temi trattati negli anni

Curatore Alessandro Zaccuri

Titolo Voci del Verbo Avvenire. I temi, le idee di un quotidiano cattolico

Editore Avvenire, Vita e Pensiero

Anno 2017

Genere Storia, Società, media, famigilia, lavoro, saggistica

Isbn 978-8834335888

Pagine189

Stampato a 50 anni dalla nascita di Avvenire, avvenuta nel 1968 per mano di Pio VI che volle fondere due giornale preesistenti L'Italia e Avvenire d'Italia, e presentato negli eventi per i festeggiamenti di tale traguardo vuole essere la riflessione sui temi che già il giornale ha proposto nel corso degli anni utilizzando nei capitoli anche lavori di chi dei vari temi si è occupato per Avvenire.

In ultima di copertina c'è una frase significativa di Gualtiero Bassetti che può descrivere le motivazioni alla base di avvenire e di tale libro: "Se la Chiesa non comunicasse, verrebbe meno alla sua missione". Un altra frase riporta in quella pagina di copertina quella di Marco Tarquinio, direttore di Avvenire, che mette in luce la missione dello stesso: "Tutto può cambiare e riusciamo a vedere le come nella loro realtà e verità". Temi questi ripresi nell'introduzione che vogliono e che vogliono dare l'idea di un quotidiano che ha una linea dettata della proprietà forte, ma che lascia nel raccontare i fatti ai giornalisti la massima libertà col sole limite della verità.

I giornalisti sono i protagonisti del volume che vuole attraverso attraverso una selezione dei pezzi scritti da giornalisti attualmente in servizio al giornale o passati per lo stesso trattare diversi temi portanti divisi in macrotemi: il mondo, la chiesa, la società, la giustizia, la cultura; temi che hanno portato a dibattiti o che sono fonte ancora di dibattiti e attualità. Non sto ad addentrarmi nei singoli temi trattati perchè farti torti per la brevità che si conviene trattarli in tal modo e molti andrebbero alcuni lasciati da parte, ma si può sottolineare la varietà che tali temi hanno. Qui mi sento di segnalare due capitolo che si intitolano "Il tempo lungo dei migranti" e "La realtà vista dai social network", che coinvolgono diversi aspetti dell'attualità.

Ai festeggiamenti a Mezzano di Primiero nell'estate 2018 si è presentato il libro con una serata dedicata alle fake news che sebbene non è stato sviscerato in profondità a poi toccato il taglio editoriale di Avvenire che è di stampo generalista e non di nicchia vista anche i dati dei lettori. Anche per chi, come me, non ha in Avvenire il suo quotidiano può trovare spunti importanti riflessione in uno stile di scrittura fluida che si lascia leggere in modo molto godibile. Ora vi lascio alla lettura sperando di sentire la vostra.

lunedì 19 settembre 2016

Un libro attuale in un mondo che sembra aver dimenticato i diritti umani

Autore Jacques Maritain

Titolo Diritti dell'uomo e legge naturale

Editore Vita e pensiero

Anno 1991

Edizione Seconda

Genere Filosofia-Politica, Filosofia-Diritto

Isbn 88-343-3911-8

Pagine 189

Questo volume presenta la traduzione, compiuta dal francese a cura di Guglielmo Usellini, del volume Droit de l'homme et la lois naturelle di Jacques Maritain pubblicato nel 1942. Essa fa apprezzare al pubblico italiano il contributo che Maritain ha dato allo sviluppo della carta dei diritti dell'uomo nella sua attuale versione guardando al futuro sebbene si era nel 1942 ancora in periodo bellico. Un filosofo Maritain che ha voluto mantenere la sua indipendenza di giudizio abbandonando per tale motivi il ruolo di ambasciatore di Francia all'Onu per la tematica dei diritti dell'uomo.

Il libro è introdotto da una presentazione all'opera ed anzi ci aiuta ad inquadrarla nel contesto in cui si è sviluppata. Per poi lasciare spazio all'opera tradotta.

L'opera in questione non può che definirsi attuale in quanto spesso si sente parlare di diritti umani (questione migranti in primis) e ci aiuta a connotare la base che sostiene il diritti dell'uomo, i quali si trova nella legge naturale. E' interessante il discorso della legge natura, la legge delle genti e il diritto positivo; in quanto ci fa capire come il diritto nei vari piani si contamini. Altro aspetto importante è che alcuni diritti ci sono aldilà che non vogliamo riconoscerli essendo insiti nella legge natural, un modo per capire meglio le dichiarazioni dei diritti dell'uomo.

Il libro vine seguito da alcune appendici presentate da Paolo Viotto e non sono di basso valore tutt'altro. Vengono riportati degli scritti della collana Civiltà con l'introduzione di tale collana attraverso la quale il filosofo Maritain su un quotidiano animava il dibattito sul tema della dichiarazione dei diritti dell'uomo. Ma non solo questo contengono tali appendici.

E' pregevole che le appendici trovino presenti le dichiarazioni del 1929 e 1948 che fanno capire come i diritti si siano estesi e come siano diventati un lavoro globale e non dettato da pochi stati in primis gli Stati Uniti.

Un libro pregevole sicuramente per i temi trattati consiglierei a tutti sebbene a tratti può esser difficile, in quanto fa presente alla legge naturale e delle genti anche se nel libro spiegati bene tale concetti. Un libro di filosofia ma che ne consiglierei la lettura a qualsiasi persona amministratore e politico che si voglia impegnare per il bene comune. Questo a maggior ragione per poter riflettere sui temi attuali in primis quello dei migranti in modo serio.